Non so se ci seguite su Instagram (e se non lo fate…fatelo!) ma noi spesso chiediamo attraverso i sondaggi delle stories il vostro parere su tanti argomenti, anche sulla realizzazione della collezione perché voi siete il consumatore finale e troviamo giusto venire incontro alle vostre esigenze.
L’abbigliamento bambini sembra un argomento facile ma le mamme sono molto “demanding” e spesso anche i bambini!
Per questo motivo, ed anche perché io e Robi abbiamo gusti super diversi, chiediamo il TILT e l’ AIUTO DEL PUBBLICO 🙂
Da tante stagioni avavemo in mente di realizzare una tuta da bambina. Noi che siamo cresciute con le salopette Osh-Kosh e che le abbiamo acquistate per i nostri bambini, che se potessimo indosseremmo (almeno io) la tutina di Achille Lauro a Sanremo o quella di J.Lo al Superbowl, io che compro qualsiasi tuta mi appaia online come remarketing, ma da adulto! SI per me!
Questa stagione nella collezione troverete una parte un po’ diversa: i capi basici ci sono e resteranno sempre non preoccupatevi, ma abbiamo deciso di inserire una mini capsule più nordic style, rivisitata all’italiana. Garzati e forme morbide, fettucce color naturale, bottoni in legno, pantaloni baggy (ma non troppo) sempre all’insegna della comodità del bambino e al grido di “rendiamoli indipendenti a scuola e a casa”.
Fa parte di questa capsule anche la fatidica tuta (che è ancora in forse perchè dobbiamo vederla finita) su cui abbiamo chiesto un parere alle persone che ci seguono.
E questa volta i risultati sono stati tutto e il contrario di tutto!
86% ha detto di amare le tute ma il 72% le trova scomode
Citerei il “se bella vuoi apparir un poco devi soffrir” ma mal si adatta al tema vestiti per bambini!
La scomodità è data dal fatto che:
- se la usano a scuola diventa un “mocio” sul pavimento….bleah!
- i bottoni sono scomodi
Siamo d’accordo ma per noi la tuta è sempre stata uno sfizio: un plus da avere nell’armadio e da utilizzare ad una festina per essere le più originali, o la sera al mare a mangiare una pizza, o per un’uscita particolare.
Anche se il nostro intento è quello di realizzarne una che possa essere utilizzata in primavera indossando sotto magari una tshirt rigata e in estate “a pelle” per essere freschissime e soprattutto (come ha detto una nostra cliente) “in ordine”. Perché molte non amano gli spezzati (gonna e camicetta, crop e tshirt) ma adorano gli abitini e le tute perché con un solo capo i bambini sono ben vestiti ed appunto in ordine….sempre comodi!
Poi arriva il messaggio di rottura: quello che fa riflettere e che fa cambiare idea anche a coloro che avevano detto che la tuta è scomoda (non ci crederete ma in tantissime ci hanno scritto dicendoci di essersi ricredute grazie a quelle parole)
Non cito la fonte perché non so se voglia essere nominata ma riporto in toto il suo commento
“la tuta/salopette è super consigliata per i bimbi in età scolare in quanto non segna il bacino segnato e quindi è l’abbigliamento più comodo e “fisiologico” per loro! Sui bottoni è vero, ma perché renderli subito autonomi in tutto e per tutto? Non è anche bello concentrarsi anche solo su piccoli gesti, per un momento, nel marasma quotidiano? L’allacciare i bottoni, che è di per sé un gesto semplicissimo, porta l’adulto a fermarsi un attimo e concentrarsi proprio sul gesto e quindi sul bimbo, un piccolo gesto che porta l’attenzione lì, totalmente dedicata a chi ti sta di fronte…Infine, forse proprio per questa smania di autonomia, sono pochissime le marche che hanno tute intere e salopette, tendenzialmente sono marche tedesche perché quanto scritto sopra deriva dalla concezione del bambino vista da Steiner. Tutto ciò per dirvi, parafrasando un grande cantautore… che bello che viaggiate sempre in direzione ostinata e contraria :)”
“Anime Salve”, uscito nel settembre del 1996 per la Ricordi, è l’ultimo disco di Fabrizio De André, l’ultimo atto di un percorso straordinario. Ed è un capolavoro senza troppo da aggiungere.
E noi di questa frase vogliamo fare il nostro motto perché alle volte siamo troppo presi dal dover fare tutto e bene e ci perdiamo dei pezzi, dei dettagli: allora girarci per un attimo e risalire la corrente può regalarci una visione diversa.
E noi davanti a quei bottoni vogliamo fermarci: per guardare negli occhi i nostri bambini facendo un gesto semplice e quotidiano che forse troppo spesso eseguiamo con automatismi radicati e che invece meriterebbe di più attenzione.
A questo punto la tuta verrà realizzata! l’abbiamo deciso proprio ora: perché siamo certe che tutte le mamme che l’acquisteranno e che avranno letto questa mini storia buttata giù di getto in 12 minuti, guarderanno i loro bambini negli occhi slacciano e riallacciando quei piccoli bottoni di legno e regaleranno a loro e a se stesse un attimo in cui esisteranno solo mamma (o papà o nonno….) e bambino e sarà un momento di dolcezza unica, un gesto di cura, una coccola che magari non sempre abbiamo il tempo di fare.
Ah…sapete a me cosa viene in mente parlando di bottoni? Quando la mamma della sposa si accinge a chiudere la lunghissima fila di bottoncini bianchi: sembra quasi un impresa impossibile, tra panico dell’ultimo momento e mille cose da fare, ma a mio parere (o per mia esperienza personale) è un momento unico e magico tra mamma e figlia.